Era il 1894 quando Pasquale Vena, pasticciere di Pisticci in Lucania, scoprì nel retro del suo negozio una miscela composta da trenta erbe aromatiche. E siccome aveva da sempre la passione per l’alchimia, si inventò una ricetta segreta che ha attraversato i secoli per arrivare intatta ai giorni nostri: stiamo parlando dell’Amaro Lucano, quello della fortunata pubblicità tormentone che recita: “Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!”.
La prima vera intuizione di Pasquale tuttavia fu quella di non seguire i seuoi fratelli in America, ma di restare nella sua terra per imparare a fare il pasticcere: si recò quindi a bottega nella nota pasticceria Scaturchio di Pisticci, dove appena poteva si metteva a trafficare con le erbe alla ricerca del liquore perfetto. Era questo il grande sogno che inseguiva fin da quando era un ragazzo.
Quando scoprì la ricetta dell’Amaro Lucano, la piccola azienda che nel frattempo aveva aperto decollò, tanto che in pochi anni divenne conosciuta addirittura presso Casa Savoia. Pare che i reali andassero matti non solo per il suo liquore, ma anche per i biscotti che continuava a produrre: ai primi del Novecento Pasquale fu nominato Cavaliere nonché fornitore ufficiale della corte sabauda.
Lo scoppio della guerra impose una pausa forzata, ma la produzione non si arrestò perché Pasquale, con l’aiuto dei figli Leonardo e Giuseppe, si ingegnò per distribuire i suoi prodotti con un furgoncino ed era così convinto della loro bontà che non tornava a casa finché non li aveva venduti tutti. All’inizio degli anni Cinquanta, la piccola produzione artigianale che avviano nel sottoscala di casa raggiunge le 3.000 bottiglie l’anno, e nel 1965, dopo la creazione dello stabilimento di Pisticci Scalo, taglia il traguardo record di ben 117.000 litri all’anno.
Oggi il testimone è passato alla quarta generazione, quella di Leonardo, Letizia e Francesco. Proprio quest’ultimo è autore del libro che narra la storia di famiglia, scritto di getto durante il periodo del lockdown insieme a Emiliano Maria Cappuccitti, direttore delle Risorse Umane di Coca-Cola Italia. La ricetta segreta dell’amaro Lucano però è ancora nelle mani del padre Pasquale, perché come dice il giovane Francesco “bisogna meritarsela”. Chapeau. Del resto, stampate in oro sull’etichetta ci sono le parole alle quali la famiglia Vena si è sempre ispirata: “Lavoro e onestà”.
Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un’Italia dal bicchiere mezzo pieno, Rubbettino Editore, settembre 2020