“Non c’è nulla che valga più di un libro in quanto a fatica e creatività”: ne è convinto Matt Thunell, vicepresidente del settore serie originali di Netflix. Ed è per questo che il colosso americano delle serie TV, forte di ben 139 milioni di utenti, nell’ultimo anno si è dedicato con costanza all’acquisizione dei diritti su novelle, collane, raccolte di racconti e graphic novel, dei quali circa una cinquantina verranno trasformati in serie TV mentre solamente alcuni diventeranno dei film.
Dietro a successi quali Orange is the New Black, Tredici oppure Una serie di sfortunati eventi tratto dai romanzi di Lemony Snicket, per citare solo alcune delle serie di maggior successo attualmente in onda, ci sono squadre di creativi che leggono senza sosta, notti e weekend compresi, e una grande agenzia americana come la Maria Campbell Literary Association impegnata senza sosta nella ricerca di titoli in lingua inglese e non da adattare per la televisione.
Grazie a questa collaborazione è stato possibile allacciare rapporti più stretti e sviluppare strategie a lungo termine non solo con le maggiori case editrici internazionali, ma anche con molti autori: presto vedremo in TV una serie e dei film tratti da 14 racconti gialli dell’americano Harlan Coben, oltre a diverse serie animate basate su una lunga lista di romanzi del grande scrittore per ragazzi Roald Dahl.
Se gli adattamenti riescono così bene, è perché i dirigenti di Netflix leggono davvero i libri e riescono a coglierne il nucleo più profondo, senza limitarsi a cercare il bestseller di turno ma avventurandosi anche in territori sconosciuti. Così, oltre ai diritti per Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez la rete si è accaparrata anche quelli per The Protector, un racconto fantasy dell’autore turco N. Ipek Gökdel. Perché i libri, come sottolinea ancora Thunell, offrono paesaggi e mitologie incredibili, e la possibilità di costruire mondi che è difficile trovare nei pitch che circolano mediamente nell’industria cinematografica odierna. Senza contare che l’aumento esponenziale di ghost writer professionisti di alto livello ha senz’altro contribuito ad aumentare il numero di belle storie in circolazione.